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V CONGRESSO NAZIONALE SI-GUIDA - EVENTO PATROCINATO SI GUIDA
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Master Universitario II Livello - Aprile 2024
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CADAVERLAB - Verona 15-16 dicembre 2023 - evento patrocinato si guida
46° Congresso Nazionale AISD - Bari, 28-30 settembre 2023 - evento patrocinato si guida
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L anca nello sportivo a tutto campo - Alba, 27-29 aprile 2023 - evento patrocinato si guida
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RHEUMATOLOGY IN THE ELDERLY 2023 - FERMO 14 OTTOBRE 2023 - EVENTO PATROCINATO SI GUIDA
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CADLAB 2022 - Verona, 15-16 dicembre 2022 - EVENTO PATROCINATO SI GUIDA
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Meeting Regionale - Sorrento, 18-19 novembre 2022
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Master UMG 2022
Special Issue "Challenges and Solutions for Musculoskeletal Disorders in Athletes"
NEWSLETTER 7 ANNO 2021
CADLAB 2021 - Verona, 9-10 dicembre 2021
Algodistrofia, la chiave della corretta gestione risiede nella diagnosi precoce e nel tempestivo trattamento
Lido di Fermo (FM) - 11 dicembre 2021 - EVENTO PATROCINATO SI GUIDA
3° tappa Percorso Algodistrofia - 25 Ottobre 2021
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Malta 18-20 novembre 2021 - EVENTO PATROCINATO SI GUIDA
Milano 3-4 settembre 2021 - EVENTO PATROCINATO SI GUIDA
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Roma, 16-17 luglio 2021 - EVENTO PATROCINATO SI GUIDA
Dolore cronico muscolo-scheletrico
NEWSLETTER 2 ANNO 2021
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Padova - Dal 23 al 25 aprile e dal 4 al 6 giugno 2021 - EVENTO PATROCINATO SI GUIDA
2nd INTRA-ARTICULAR THERAPY IN THE EARLY OSTEOARTHRITIS - EVENTO PATROCINATO SI GUIDA
COMUNICATO STAMPA
NEWSLETTER 30 ANNO 2020: "Mese dell'Algodistrofia" un’occasione per ricordare i problemi e le necessità di pazienti spesso ignorati
Webinar - 18 dicembre 2020 - EVENTO PATROCINATO SI GUIDA
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NEWSLETTER 28 ANNO 2020: La gestione del paziente con dolore muscolo-scheletrico ai tempi del Coronavirus
ROMA, 16-18 SETTEMBRE 2021 - EVENTO PATROCINATO SI-GUIDA
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BOLOGNA, 27-28 settembre 2019 - EVENTO PATROCINATO SI GUIDA
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IL DOLORE MUSCOLO SCHELETRICO NELLE MALATTIE RARE: ESEMPIO DELLA MALATTIA DI GAUCHER
NEWSLETTER 23 ANNO 2018: AUMENTA L’EVIDENZA DI RITARDO DI PROTESIZZAZIONE DI GINOCCHIO DOPO VISCOSUPPLEMENTAZIONE
BARI, 30 NOVEMBRE - 1 DICEMBRE 2018 - EVENTO PATROCINATO SI GUIDA
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Campobasso, 23 febbraio 2019 - EVENTO PATROCINATO SI GUIDA
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NEWS LETTER 20 ANNO 2018: RISCHIO INFETTIVO POST OPERATORIO E PRECEDENTI INIEZIONI INTRA ARTICOLARI
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Diciottesima edizione del “World Congress On Osteoporosis, Osteoarthritis And Musculoskeletal Diseases”: successodel Simposio sulla Complex Regional Pain Syndrome.
NEWSLETTER 18 ANNO 2018: SURVEY SI GUIDA
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ANALOGIE E DIFFERENZE NELLA PATOGENESI DEL DOLORE TRA VARIE FORME DI LOMBALGIA E FIBROMIALGIA
Newsletter 15 anno 2018: L’interdisciplinarietà la vera forza del SI GUIDA
CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN AGOPUNTURA E TERAPIE COMPLEMENTARI NELLA RIABILITAZIONE DEL DOLORE MUSCOLO SCHELETRICO
Neswletter 14 anno 2017: È necessaria una nuova classificazione del dolore cronico?
Come misurare il dolore?
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Newsletter 13 anno 2017: Terapia infiltrativa intra articolare
La FDA approva l’utilizzo dello stimolatore spinale per la gestione del dolore cronico refrattario
Newsletter 12 Anno 2017: La terapia infiltrativa intra articolare e la riabilitazione: un binomio vincente
Prevalenza del dolore neuropatico in pazienti con Lombalgia
Campobasso, 11 Novembre 2017 - Evento Patrocinato Società Italiana G.U.I.D.A.
DIFFERENTE TRASMISSIONE DEL DOLORE NELLE VARIE FORME DI LOMBALGIA
Newsletter 11 Anno 2017 L’Algodistrofia è una malattia rara?
Efficacia dello Yoga nel trattamento della lombalgia cronica
Newsletter 10 Anno 2017 Diagnosi differenziale del dolore
A COSA È DOVUTO L’EFFETTO DELLA DULOXETINA NELLA LOMBALGIA CRONICA?
Newsletter 9 Anno 2017 Territorialità e interdisciplinarietà della Società Italiana G.U.I.D.A.
Perchè è così difficile capire se l’agopuntura funziona effettivamente
Malta, 22-24 Settembre 2017 - Evento Patrocinato Società Italiana G.U.I.D.A.
Dubbi sulla efficacia della meniscectomia artroscopica parziale nel trattamento del dolore
Persistenza dell’uso di oppioidi dopo chirurgia di anca o di ginocchio
9 - 10 giugno 2017 - Evento Patrocinato Società Italiana G.U.I.D.A.
Lecce, 27 maggio 2017 - Evento Patrocinato Società Italiana G.U.I.D.A.
Update dall’FDA sull’uso nei bambini e nelle donne in gravidanza di codeina e tramadolo
Newsletter 8 - Anno 2017 - Congresso Società Italiana G.U.I.D.A. 2017 – output del Congresso
Newsletter 7 - Anno 2017 - La gestione del paziente con dolore: dalla fisiopatologia alla clinica
Newsletter 6 - Anno 2017 - Raccomandazioni della ACP sulla cura della lombalgia
I CONGRESSO NAZIONALE G.U.I.DA NAPOLI 9/11 MARZO 2017
Avvelenamento da oppioidi in età pediatrica: allerta dall’American Medical Association
Efficacia della vertebroplastica nella riduzione del dolore nelle fratture vertebrali da fragilità
Newsletter 5 - Anno 2016 - Società Italiana G.U.I.D.A. : Nuove Progettualità
Il Dolore nel cinema
Confronto oppioidi paracetamolo FANS
Newsletter 4 - Anno 2016 - I Congresso Nazionale Società Italiana G.U.I.D.A.
Ricerca Bibliografica
Newletter 3 - Anno 2016 - Il dolore muscoloscheletrico: una overview
Ricerca Bibliografica
Oppiodi, il rovescio della medaglia: dipendenza ed effetti correlati
Newsletter 2 - Anno 2016 - Algodistrofia: storia di un nome
Il dolore nell arte
Studio di efficacia e sicurezza su Aceclofenac e Diclofenac
Dolore e artrosi del ginocchio: come trattarlo
Newslette 1 - Anno 2016 - Presentazione Società Italiana G.U.I.D.A.
Dolore in gravidanza
La fondazione: parlano il Presidente e il Direttore Esecutivo
Fibromialgia: la causa dei dolori misteriosi
Sigarette elettroniche, sicure ma aiutano poco a smettere
La qualità del sonno anche questione di cibo e peso
Colesterolo, uno studio rivaluta quello cattivo:
Studi sulla real life dimostrano con sempre maggior evidenza come cicli ripetuti di iniezioni intra-articolari di acido ialuronico (AI) comportino un notevole miglioramento del sintomo dolore nonché della funzionalità articolare e del consumo di analgesici che può perdurare fino a 12 mesi dopo l’ultimo ciclo infiltrativo. Alcuni studi hanno inoltre messo in evidenza un ritardo di almeno 2 anni per gli interventi di sostituzione protesica del ginocchio (TKR).
Un recente studio condotto negli USA basato sui dati provenienti dal registro clinico-amministrativo Optum Clinformatics raccolti dal 2006 fino alla fine del secondo trimestre del 2016 ha valutato, su una coorte di oltre 4.000.000 pazienti, l’efficacia della viscosupplementazione non solo sulla riduzione dei sintomi ma anche su un “hard outcome” molto più rilevante quale in questo caso il ritardo di protesizzazione (1).Tale studio ci permette inoltre di sottolineare come la viscosupplementazionesia un trattamento ciclico che deve essere ripetuto periodicamente ed infatti sono proprio i pazienti che eseguono un maggior numero di cicli di infiltrazioni, coloro i quali presentano un maggiore ritardo nella protesizzazione.
Nel 2009 Turajane T pubblicava i dati di uno studio clinico prospettico condotto su 183 pazienti che avevano ricevuto almeno un ciclo di infiltrazioni intra-articolari settimanali di AI (Hyalgan)(2). I pazienti che avevano risposto positivamente al trattamento venivano invitati a ripetere il ciclo di infiltrazioni ogni 6-12 mesi in base ai loro sintomi. I pazienti sono stati poi classificati in tre gruppi secondo il sistema di classificazione radiologica Ahlback. 46 pazienti erano nel gruppo 1 (Ahlback grado I-II), 70 pazienti nel gruppo 2 (Ahlback grado III-IV) e 67 pazienti nel gruppo 3 (Ahlback grado V). L'incidenza di intervento di protesi al ginocchio era del 28,4% con un tempo medio di TKR di 15,4 mesi (0,7-51,7 mesi). Per i pazienti che non erano stati sottoposti a sostituzione protesica durante il periodo di studio (80.4%, 64.3% e 73.1% per il gruppo 1, 2 e 3 rispettivamente), il loro follow-up medio era stato di 45.6 mesi. Il tempo medio di sopravvivenza era di 42.1 mesi.
Waddell ha valutato il ritardo di protesizzazionein due diversi studi in una popolazione di pazienti trattati con Hylan G20. Nel primo studio (3) l'incidenza di interventi di artroprotesi alle ginocchiatrattate con Hylan G-F 20 (1.187 ginocchia, 863 pazienti) era del 19% (n = 225 ginocchia) e il tempo mediano di TKR in questi pazienti era di 638 giorni (1.8 anni). Per i pazienti non sottoposti a intervento di artroprotesi durante il tempo di osservazione, il tempo mediano del trattamento con Hylan G-F 20 e del follow-up era di 810 giorni (2.2 anni). Un totale di 1978 cicli di Hylan GF 20 sono stati effettuati in 1187 ginocchia. L'analisi di sopravvivenza ha mostrato che il 75% delle ginocchia non era stato sottoposto a TKR per un tempo di 1370 giorni (3.8 anni). L'analisi della sopravvivenza e la regressione logistica hanno indicato che tra età, sesso, etnia, BMI e presenza di versamento articolare, solo l'età ha significativamente influenzato il tempo di TKR. Successivamente lo stesso autore ha esaminato retrospettivamente i dati prospettici sull'incidenza e il tempo di sostituzione protesica di ginocchio in pazienti con osteoartrosi di grado IV sempre trattati con Hylan GF 20 dal 1997 al 2010 (per un totale di 1863 ginocchia) e un sottogruppo di pazienti trattati dal 1997 al 2003 (1187 ginocchia) per determinare l'influenza di Hylan GF 20 sul ritardo di protesizzazione(4). In entrambe le coorti, il 25-28% delle ginocchia è andato incontro a sostituzione protesica, con una media tra 2.8 e 3.1 anni di intervallo tra la viscosupplementazione e la chirurgia. L'analisi di sopravvivenza ha mostrato come l’intervento di artroprotesisubiva un ritardo maggiore di 7 anni nel 75% dei 1863 pazienti con osteoartrosi di IV grado.
Oltre a studi clinici diletteratura, numerosi studi sono stati pubblicati con dati provenienti da database amministrativi. Sebbene tali studi non ci permettano di fare correlazioni cliniche sui fattori predittivi di risposta,evidenziano come pazienti trattati con AI e soprattutto quelli che hanno eseguito trattamenti ciclici, sono quelli che presentano maggiore ritardo di protesizzazione. Specificatamente nel 2015 Altman (5) ha valutato retrospettivamente i record in un database di 79 milioni di pazienti, per identificare tutti i pazienti con osteoartrosi del ginocchio sottoposti a intervento di protesizzazione durante un periodo di 6 anni. E’ stato valutato il tempo fino alla protesizzazione in funzione del numero di iniezioni di AI. Il database comprendeva 182.022 pazienti con osteartrosi del ginocchio sottoposti aTKR; 50,349 (27.7%) di questi pazienti sono stati classificati come utilizzatori di AI e hanno subito almeno un 1 ciclo prima dell’intervento, mentre 131.673 pazienti (72.3%) non erano mai stati trattati con viscosupplementazione. I risultati di questo studio hanno mostrato come, a parità di età, genere ecomorbilità, il rischio di TKR diminuisce in funzione del numero di cicli di infiltrazioni con AI. La metà dei pazienti non utilizzatori di AI è stata sottoposta a TKR 114 giorni dopo la diagnosi di gonartrosi, mentre la metà dei pazienti trattati con AI è stata sottoposta a TKR 484 giorni dopo la diagnosi (χ2 = 19,769; p <0,0001). I pazienti che hanno ricevuto più di 5 cicli di AI hanno ritardato la protesizzazione di 3.6 anni (p <0,0001). Nel 2016 lo stesso autore ha valutato l'associazione tra iniezioni di AI e interventi di artroprotesi in 22555 pazienti di età compresa tra 18 e 64 anni sottoposti a TKR tra il 1 ° gennaio 2006 e il 31 dicembre 2011 identificati dal database commerciale di MarketScan negli USA (6). Tutti i pazienti avevano un periodo di 6 anni o più di presenza nel registro prima dell’intervento chirurgico. 14132 risultarono non trattati con AI e 8423 invece erano quelli trattati. La mediana del tempo previo all’intervento è stata di 326 giorni per il gruppo non trattato e di 908 giorni per il gruppo sottoposto a viscosupplementazione, ovvero una differenza di circa 1.6 anni.
Certamente sono necessari ulteriori studi per comprendere i fattori predittivi di risposta, la diversità di risposta ai diversi prodotti di AI e quale sia la dose e la ciclicità necessaria in relazione allo stadio radiologico e clinico della malattia.
Tuttavia questi dati provenienti sia da studi clinici che da database amministrativi, suggeriscono che la viscosupplemetazione in pazienti con osteartrosidel ginocchio è associata in maniera dose-dipendente ad un ritardo nel tempo di ricorso a TKR. I pazienti, la comunità medicoscientifica e i decisori pubblici e delle assicurazione private dovrebbero essere consapevoli di questi risultati che comportano implicazioni sia cliniche che economiche nella gestione complessiva dell’osteoartrosi, considerando l’incremento quasi “epidemico” della gonartrosi nelle popolazioni occidentali oltre alla crescita dei costi chirurgici.
BIBLIOGRAFIA
1) Ong KL, Runa M, Lau E, Altman R. Is Intra-Articular Injection of SynviscAssociated with a Delay to Knee Arthroplasty in Patients with Knee Osteoarthritis? Cartilage. 2018
2) Turajane T, Amphansap T, Labpiboonpong V, Maungsiri S.J. Total knee replacementfollowingrepeatedcycles of intra-articular sodiumhyaluronate (500-730 Kda) in failed conservative treatment of knee osteoarthritis: a 54-month follow-up. MedAssoc Thai. 2009 Dec;92 Suppl6:S63-8.
3) Waddell DD, Joseph B. Delayed Total Knee Replacement with Hylan G-F 20. J Knee Surg. 2016 Feb;29(2):159-68. doi: 10.1055/s-0034-1395281. Epub 2014 Oct 28.
4) Waddell DD, Joseph B. Delayed Total Knee Replacement with Hylan G-F 20. J Knee Surg. 2016 Feb;29(2):159-68. doi: 10.1055/s-0034-1395281. Epub 2014 Oct 28.
5) Altman R, Lim S, Steen RG, Dasa V. Hyaluronic Acid Injections Are Associated with Delay of Total Knee ReplacementSurgery in Patients with Knee Osteoarthritis: Evidence from a Large U.S. HealthClaims Database. PLoSOne. 2015 Dec 22;10(12):e0145776. doi: 10.1371/journal.pone.0145776. eCollection 2015.
6) Altman R, Fredericson M, Bhattacharyya SK, Bisson B, Abbott T4, Yadalam S, Kim M. Associationbetween Hyaluronic Acid Injections and Time-to-Total Knee ReplacementSurgery. J Knee Surg. 2016 Oct;29(7):564-570. Epub 2015 Dec 7.
Prof. Alberto Migliore
video pillole
del prossimo Congresso Nazionale
Il congresso nazionale di Torino si avvicina ed ormai tutto è pronto per dare inizio ai lavori. Il programma scientifico, che è possibile consultare online sul nostro sito, mostra i numerosi temi trattati e tutti di massimo interesse.
In questa nuova rubrica abbiamo preparato una serie di video interviste in cui i relatori ci presenteranno brevemente i contenuti più interessanti dei loro interventi. Buona visione
Intervista Prof. Alberto Migliore
Intervista Prof. Giovanni Iolascon
Intervista Prof. Umberto Tarantino
Intervista Prof. Marco Invernizzi
Intervista Prof. Antimo Moretti
Intervista Prof. Biagio Moretti
Intervista Dott.ssa Monica Pinto
Intervista Prof. Raffaele Pellegrino
Rai News 24
"Basta la salute" Algodistrofia - Prof. Giovanni Iolascon, Ortopedico e Fisiatra e Direttore esecutivo di G.U.I.D.A, spiega criticità e problematiche legate a questa patologia.
Rai News 24
"Basta la salute" Dolore cronico - Prof. Giovanni Iolascon, Ortopedico e Fisiatra e Direttore esecutivo di G.U.I.D.A, spiega criticità e problematiche legate a questa patologia.
La campagna proposta sul nostro sito SI-G.U.I.D.A. dedicata all’algodistrofia ha avuto un enorme successo. Abbiamo ricevuto numerose richieste da parte di pazienti, ma anche medici, su consigli e chiarimenti sul corretto approccio di tale condizione sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico. In letteratura ci sono sempre maggiori evidenze sull’efficacia dei trattamenti farmacologici mentre il ruolo delle terapie fisiche strumentali, nonostante il loro ampio utilizzo nella pratica clinica, non è completamente chiaro né supportato da una robusta evidenza scientifica. Abbiamo affrontato tali argomenti con il Dott. Antimo Moretti, Ricercatore in Medicina Fisica e Riabilitativa presso l’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli
Tra le complicanze della pandemia da COVID19, l’aumento di casi di dolore muscoloscheletrico rappresenta una condizione di rilevante interesse. Molti pazienti affetti da COVID, con entità cliniche diverse, dalle forme paucisintomatiche a quelle che necessitano di degenza in terapia subintensiva o intensiva, riportano riacutizzazioni di sindromi dolorose che possono risultare di difficile gestione. A questo si aggiungono le difficoltà logistiche e la riorganizzazione delle modalità di erogazione dei servizi sanitari e pertanto, seguire in maniera appropriata e attenta tali pazienti, risulta ancora più complicato. Abbiamo affrontato questi importanti argomenti con la Prof.ssa Maria Caterina Pace, Professore ordinario di Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva e Terapia del dolore presso l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” e Presidente dell’AISD, Associazione Italiana per lo Studio del Dolore.
LA DIETA MEDITERRANEA La dieta mediterranea è unanimamente considerata l’approccio nutrizionale più idoneo per condurre un corretto stile di vita. E’ infatti stata identificata nel 2010 dall'UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità, su proposta di alcune nazioni, tra cui l’Italia. Tale approccio ha dimostrato avere un significativo effetto positivo su numerosi processi fisiologici e un ruolo anche nella prevenzione di condizioni patologiche. Nuove prospettive in questo tema sono sicuramente una maggiore conoscenza del ruolo della dieta mediterranea nelle infezioni, come quella recente da Sars COV 2 e le modalità di come implementare con maggiore successo tale approccio nella quotidianità per prevenire l'invecchiamento cognitivo e fisico, in particolare quello muscolo scheletrico. Abbiamo affrontato tali temi con la Prof.ssa Stefania Maggi, Dirigente di ricerca del CNR e Presidente della fondazione “Dieta Mediterranea”.
La medicina di genere rappresenta da sempre un tema di grande interesse scientifico. Identificare possibili differenze in termini di suscettibilità, manifestazioni cliniche e gestione terapeutica potrebbe avere delle ricadute su un diverso approccio al paziente. Tuttavia, solo di recente il Ministero della Salute ha pubblicato un Piano per la l’applicazione e la diffusione della Medicina di Genere, con l’obiettivo di focalizzare l’attenzione su questo problema. La differenza tra sessi ha trovato un riscontro anche nella recente pandemia da COVID19, in cui sono in studio fattori di genere che avrebbero un ruolo nell’espressione clinica e nella terapia della malattia. Abbiamo affrontato questi argomenti con la Professoressa Anna Maria Moretti, Presidente della Società Italiana di Medicina di Genere.
L’osteoporosi è spesso definita una “malattia silenziosa” in quanto caratterizzata da uno scarso corteo sintomatologico ed un andamento subdolo. Considerando globalmente il quadro clinico, il dolore rappresenta sicuramente un sintomo di rilevante importanza che può riscontrarsi come conseguenza delle complicanze fratturative associate a tale patologia. Analizzare correttamente ed identificare tale sintomo è fondamentale per il clinico per impostare un corretto percorso diagnostico e prescrivere la terapia più appropriata. Abbiamo affrontato questi importanti argomenti con la Professoressa Maria Luisa Brandi, Professore Ordinario di Endocrinologia dell’Università di Firenze e Presidente della Fondazione Italiana Ricerca sulle Malattie dell'Osso.
La riabilitazione nel periodo del lock down ha riscontrato numerose difficoltà nell’erogazione delle prestazioni in setting ospedalieri e soprattutto ambulatoriali. La necessità di mettere in pratica le dettagliate norme anticovid, ha richiesto un adeguamento dei reparti in termini strutturali, una maggiore organizzazione del personale medico e infermieristico e un attento controllo dell’accesso ai presidi dell’utenza. In questo contesto, ed in associazione a tali modifiche, la maggiore diffusione della telemedicina e della teleriabilitazione ha permesso di garantire un continuum nelle cure permettendo una corretta gestione del paziente, anche con sindromi dolorose. Abbiamo affrontato questi temi con il Professor Pietro Fiore, Presidente della Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa.
Il rallentamento delle attività cliniche e chirurgiche nel corso di lock-down per COVID-19 ha inevitabilmente avuto delle conseguenze sullo stato di salute anche nel paziente ortopedico. Tra le diverse criticità, il ritardo all’intervento per protesi articolare ha determinato un sensibile peggioramento in termini di dolore e di limitazione funzionale con un notevole impatto psicologico e sulla qualità di vita di tali pazienti. Inoltre, è stato riscontrato anche un maggiore uso e, in alcuni casi, abuso di farmaci antidolorifici ed antiinfiammatori per controllare la sintomatologia. Abbiamo affrontato tali argomenti con il Professor Umberto Tarantino, Presidente della Società GUIDA e Professore Ordinario di Malattie dell’apparato locomotore all’Università di Torvergata.
La gestione del dolore acuto e del dolore cronico non può essere trascurata e spesso richiede l'utilizzo di farmaci antinfiammatori ad uso prolungato. La pandemia da Covid-19, influendo anche sulle visite ambulatoriali, ha complicato ulteriormente l'approccio al paziente aumentandone le paure. Ne abbiamo parlato con il Professor Giovanni Iolascon, Ortopedico e Fisiatra e Direttore esecutivo di G.U.I.D.A.
“Intervista pubblicata su: «pharmastar.it»”
La pandemia da coronavirus ha complicato la gestione delle patologie acute e croniche che affliggono la popolazione italiana. In questo contesto non deve essere dimenticato il dolore muscolo scheletrico cronico.
Il Professor Giovanni Iolascon, Ortopedico e Fisiatra e Direttore esecutivo di G.U.I.D.A, spiega criticità e problematiche legate a questa patologia.
La nutrizione è sempre più un aspetto di centrale importanza per la salute di un soggetto. Oltre alle note conseguenze di una corretta alimentazione sull’incidenza e sull’intensità di diverse patologie come quelle respiratorie, cardiologiche e tumorali, recentemente riscontriamo un interesse crescente sul possibile ruolo dei micronutrienti assunti con la dieta o dei supplementi sullo sviluppo e sulla percezione del dolore. Affrontiamo tale argomento con la Professoressa Silvia Migliaccio.
Le persone con problemi a livello della cartilagine articolare, soprattutto a causa dell’artrosi dell’anca o del ginocchio o per problematiche di tipo traumatologico, sono solite ricorrere ai benefici della terapia infiltrativa intra articolare. Oggi si trovano in una condizione di disagio a causa dell’epidemia di Covid-19 . Per tenere le articolazioni in buono stato, in attesa di poter quanto prima riprendere la cura, ci sono 3 consigli che vanno seguiti.
“Intervista pubblicata su: «www.terapiainfiltrativa.it»”
Dott. Sergio Crimaldi
Specialista in chirurgia ortopedica e traumatologia
HUMANITAS MD – Ortopedia 2 “Chirurgia Ortopedica Mininvasiva e Nuove Tecnologie”
Direttore Esecutivo della Società G.U.I.D.A. Professore di Medicina Fisica e Riabilitativa Seconda Università di Napoli
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Professore di Reumatologia, Ospedale San Pietro – FBF Roma
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Professore Ordinario di Malattie Apparato Locomotore Coordinatore della Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia.
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